Cenni storici di Gorgonzola città

Buona parte della nascita e dello sviluppo dei centri abitati nell´area milanese va fatta coincidere con il propagarsi del Cristianesimo che, con i suoi profondi legami religiosi e civili, ha reso possibile la formazione di insediamenti stabili e solidali tra le popolazioni native e immigrate. Tra questi centri vi è anche Gorgonzola, posta lungo l´antica strada romana per Aquileia, divenuta poi la Postale veneta.

Sull´origine del nome esistono varie ipotesi quasi tutte verosimili ma nessuna che si possa assumere come definitiva. I documenti certi sono, per ora, del 953 quando un Ambrogio notaio è detto chierico e custode della Chiesa di san Protaso in Gorgontiola; va aggiunto il contratto rilevato dallo storico Giulini che, nel 970, parla di un chierico Adalberto della chiesa di san Gervaso e Protaso in Gorgontiola. Altri studi ed ipotesi parlano del nome Argentia (nome di una località romana a 14 miglia sulla strada da Milano verso Bergamo, sulla strada che portava i pellegrini a Gerusalemme) che nei secoli divenne Gorgonzola.

A prescindere dalle numerosi varianti fonetiche prodotte dalle più svariate storpiature non lombarde, e persino milanesi, l’origine del nome Gorgonzola è stata fatta risalire per molto tempo al derivato latino Curte Argentia. Secondo alcune interpretazioni storiche, il nome indica un insediamento limitrofo alla più grande città romana di Argentia, tra Milano e Bergamo; per altri era Mutatio Argentia, una località romana che era una stazione di ristoro dove avveniva il cambio dei cavalli sulla strada verso Bergamo, al 14° miglio. Nei secoli il nome si sarebbe modificato in Curtis Argentia, piccolo villaggio vicino alla città romana Argentia, luogo di dominio di potenti signori. Nel Medioevo il suo nome si trasformò in Cort Argentiola, poi Cort Giuntiola ed infine in Gorgonzola. Di recente anche un’altra ipotesi si è fatta strada, ovvero la derivazione dalla dea romana Concordia, mutata poi in Corcondiola e appunto in Gorgonzola.


Un dato economico certo: tutte le campagne che stavano attorno alla città di Milano erano considerate il granaio della città anche perché questa zona era ricca di acqua e risorgive; Gorgonzola rientrava nei fornitori della città per i suoi ortaggi e per il suo foraggio.

Gorgonzola era pure il capo della Pieve Ecclesiastica di una grande zona che arrivava fino a Segrate, ed era l´unica chiesa che aveva il diritto di battezzare, sposare e cresimare tutte le persone che vivevano nella Pieve.


Fu feudo dei Marliani, dei Trivulzio e dalla fine del seicento dei Serbelloni. Al ticinese Simone Cantoni (1736-1818), si devono i disegni della neoclassica parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio, voluta da Gian Galeazzo Serbelloni, che conserva accanto la tomba collettiva della famiglia. Alla famiglia Serbelloni apparteneva anche la notevole Villa Sola Busca, d'origini cinquecentesche, con il suo giardino pubblico orientato verso la Martesana.
Ne "I promessi sposi" è narrato il passaggio in paese di Renzo Tramaglino in fuga da Milano dopo l'assalto ai forni: "(...) fatti alcuni passi in Gorgonzola vide un'insegna, entrò; e all'oste, che gli venne incontro, chiese un boccone e una mezzetta di vino (...)"

Dal punto di vista civile occorre ricordare che Gorgonzola nel 1757, all´epoca di Maria Teresa, fu a capo di 22 comuni retti da due cancellieri; nel 1786 divenne capo del distretto XII; con il Regno di Italia fu capoluogo del Cantone IV Distretto III di Monza, Dipartimento dell´Olona che aveva sotto di sé ben 33 comuni. Con l´Unità d’Italia era a capo del XIV Circondario di Milano e si estendeva da Basiano a Vignate.

Nome degli abitanti: Gorgonzolesi.